Percezione Musicale e Ritmica

Con-Vivere

Un percorso didattico di gruppo, non ordinario e convenzionale, che vuole portare l'allievo a vivere e con-dividere per due ore una dimensione alternativa rispetto i classici metodi d'insegnamento occidentali.

Fra le finalità più importanti vi é quella di rendere totalmente istintive alcune funzionalità ricettive e operative per cui l'occidente è stato troppo portato a razionalizzare, atrofizzando cosi alcuni sistemi umani di ricezione per cui il vivere la musica é diventato sotto certi aspetti finto e bloccato, caricando così il pensare e lasciando poco spazio al cuore, quindi all'istinto.

Operativamente il centro dell'attività si baserà sia sull'imparare ad ascoltare (cosa diventata troppo scontata per cui spesso, crediamo di farlo) sia sul promuovere la sensazione del Ritmo in tutte le sue declinazioni, tutto ciò accompagnato ad una cosa anch'essa troppo trascurata, cioè imparare a respirare apprendendo alcune tecniche funzionali ad un vivere più sano e cosciente.

Un corso quindi molto fisico, di movimento, in cui il corpo è costretto a vivere la musica o le sonorità molto più vicino all idea africana o tribale della stessa musica, il tallone d'achille dell'occidente.

Come strumento sarà necessario uno Djambè (bongo) di grandezza media strettamente necessario per assolvere agli obbiettivi del corso.

Il partecipante (di tutte le età) verrà quindi trapiantato in una realtà il cui svolgersi sarà cullato da alcuni fattori a cui siamo poco abituati: la sensazione della fratellanza, del gruppo o Tribù - che spazza via la forma della competizione lasciando spazio al sentire della comunione, come una famiglia - il rispetto nel senso più largo e profondo, la responsabilità del singolo in una collettività, il significato del dare e ricevere, la sensazione della fiducia "dell'altro" e in se stessi soprattutto, che spegne automaticamente l'idea dell'impossibile.

Insomma, tutti fattori che portano e porteranno il partecipante ad uscire dal corso contenendo il ricordo di un vivere magari diverso dal quotidiano, armonioso, partecipativo e coinvolgente dove il giudizio non è presente